giovedì, Marzo 28, 2024

L’addio di Giroud fa orfano il Milan

Olivier Giroud sta organizzando la sua uscita...

Perché la Juventus deve tenere Soulé

Soulé è considerato da mesi come un...

Koopmeiners dice addio all’Atalanta: quali le destinazioni?

Teun Koopmeiners ha annunciato che a fine...

Ci avviamo verso l’ennesima deludente stagione della Fiorentina

Serie ACi avviamo verso l'ennesima deludente stagione della Fiorentina

La Fiorentina sta vivendo l’ennesima stagione interlocutoria, all’interno della quale ai proclami societari non sono seguiti i fatti. Quale futuro aspetta i viola?

LEGGI ANCHE: Quanto guadagna un arbitro di serie A

Che succede alla Fiorentina? Se lo saranno chiesti soprattutto i tifosi viola, sfiancati dopo un’altra sconfitta all’interno dell’ennesima stagione interlocutoria di una squadra che, rosa alla mano, quest’anno avrebbe dovuto competere per ben altri obiettivi. Il ko di Udine deve preoccupare e non solo perché non è stata mossa la classifica in un match alla portata, ma soprattutto per come la sconfitta è maturata.

LEGGI ANCHE: Partite di oggi in tv: a che ora e dove vedere

I viola hanno fatto complessivamente male, provando timidamente a giocare a calcio nel primo tempo e poi abdicando verticalmente nella ripresa. Prandelli, in panchina, più volte è stato immortalato con un’espressione quasi rassegnata, la stessa di un qualcuno che in quel momento non ha la minima idea di quali soluzioni adottare per raddrizzare la situazione.

Basi del progetto che mancano

La Fiorentina di questa stagione è, desolatamente, un po’ così: nelle giornate in cui non sorgono complicazioni vince, pur senza convincere, sfruttando l’enorme potenzialità di una rosa costruita con qualche bug, ma non sicuramente per stare perennemente nelle parti basse della classifica. In seconjdo luogo, anche le idee e le trame di gioco sembrano latitare.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ACF Fiorentina (@acffiorentina)

Infatti, a oggi, si può certamente dire che la Fiorentina non abbia una vera e propria identità. Il che, ovviamente, è un problema, perché significa che il lavoro di fondo fatto dalla nuova proprietà non sta dando i frutti sperati. In effetti, i risultati sono solo l’apice di una piramide le cui fondamenta al momento sembrano abbastanza pericolanti, con una sensazione di incertezza imperante che depotenzia potenzialità sportive e ambientali.

LEGGI ANCHE: Sarri alla Fiorentina può far bene al calcio italiano

Discontinuità gestionale

Da quando si è insediato a Firenze, Rocco Commisso ha speso tanto per rinforzare la squadra – dati Transfermarkt, quasi 95 milioni solo di cartellini in entrata -, ma i risultati sono gli stessi delle ultime stagioni sotto la gestione Della Valle. La Fiorentina veleggia perennemente nella metà bassa della classifica e non ingaggi il finale della scorsa annata, dove qualche vittoria a giochi fatti ha migliorato, ma solo formalmente, la posizione.

fiorentina
Fonte immagine: @CalcioFinanza (Twitter)

A tali investimenti, però, non sono seguiti i fatti. Sicuramente, la Fiorentina non ha tratto vantaggio dal fatto di non avere un’impronta tecnica precisa. La conferma di Montella, tenuto non si sa per quale motivo visto che la dirigenza non ne era convinta fin dal principio, ha di fatto allungato i tempi di una rivoluzione che sembrava fin da subito inevitabile.

LEGGI ANCHE: Chi è Kokorin, il nuovo obiettivo per l’attacco della Fiorentina

Poi, nonostante a parole si volesse intraprendere un processo di crescita attraverso il gioco, la panchina è stata affidata a Beppe Iachini, il cui lavoro è stato portato a termine ma senza che la squadra esprimesse lo stile ricercato. E d’altronde, possesso e palleggio non sono di certo le peculiarità del calcio di Iachini. Con Prandelli, che si era autocandidato pur di ritornare in pista, si è scelta una via di mezzo, democristiana ma (evidentemente) improduttiva. Ergo, urge una svolta.

LEGGI ANCHE: La Fiorentina vuole ripartire da Vlahovic

Quanto vale la Fiorentina?

Ma quanto vale la rosa della Fiorentina? I nomi sono importanti e non ci si può sempre e solo limitare al discorso del contesto. Per costruire questo gruppo, Commisso ha speso tanti soldi, a tal punto che oggi i viola sono il settimo monte ingaggi della Serie A. Con gente come Pezzella, Milenkovic, Castrovilli, Amrabat e Ribery è impossibile non riuscire a fare meglio della situazione attuale.

Certo, la società – almeno dalle dichiarazioni di facciata – non sembra ancora essersene accorta, ma è ovvio che l’estate prossima serva un mercato maggiormente funzionale e un allenatore adatto a mettere in pratica quelle che sono le linee guida del nuovo corso. Secondo alcune voci, anche il direttore sportivo Pradè sarebbe in bilico. Di certo, se rivoluzione dovrà essere, giustamente verrà fatta tabula rasa. Ora la palla passa a Commisso.

LEGGI ANCHE: Come cambia la Fiorentina con Prandelli: formazione e probabile modulo

Seguici sul nostro sito, resta aggiornato CLICCA QUI e contattaci sui nostri social: InstagramFacebookTwitter e Flipboard!

Potrebbe interessarti anche:

Check out other tags:

Gli articoli più letti