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Un tragico incidente ha sconvolto la tranquillità di Fenegrò, piccolo centro del Comasco, dove la mattina del 28 ottobre ha perso la vita Paolo Saibene, 81 anni, investito dall’auto del portiere dell’Inter Josep Martinez, 27 anni. Il calciatore spagnolo, che si stava recando ad Appiano Gentile per l’allenamento, è rimasto illeso ma in forte stato di shock. La Procura di Como ha aperto un’indagine per omicidio stradale, un atto dovuto dopo la morte dell’uomo, avvenuta sul colpo. L’impatto si è verificato lungo la Provinciale 32, a poche centinaia di metri dalla “Pinetina”, su un tratto rettilineo dove il pensionato si spostava con la sua carrozzina elettrica, come faceva ogni giorno.

Secondo le prime testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Cantù, la carrozzina avrebbe improvvisamente invaso la carreggiata mentre sopraggiungeva il SUV elettrico del portiere, un BYD, consegnatogli solo poche settimane fa proprio dall’Inter. Martinez avrebbe tentato di frenare, ma l’urto è stato inevitabile. L’uomo è stato travolto e trascinato per alcuni metri. Il calciatore, scosso, è sceso immediatamente per soccorrere l’anziano insieme ad altri automobilisti. Sul posto sono intervenuti l’ambulanza e l’elisoccorso del 118, ma i sanitari non hanno potuto fare nulla: Saibene era già privo di vita. L’Inter, informata subito dell’accaduto, ha annullato la conferenza stampa di Christian Chivu prevista per il pomeriggio, garantendo pieno sostegno al proprio tesserato e alla famiglia della vittima.

Martinez indagato per omicidio stradale: l’indagine della Procura di Como

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giulia Ometto, puntano a chiarire ogni dettaglio dell’incidente. I carabinieri hanno sequestrato entrambi i mezzi e acquisito le testimonianze di chi si trovava nei pressi del luogo dell’impatto. Saranno fondamentali i rilievi per stabilire la velocità del veicolo, anche se in quel tratto non ci sono telecamere. Tra le ipotesi al vaglio, quella che l’anziano possa aver avuto un malore improvviso, perdendo il controllo della carrozzina. Sarà l’autopsia sul corpo di Saibene a confermare o escludere questa possibilità.

Il portiere dell’Inter, come previsto dalla procedura, è stato accompagnato in ospedale a Saronno per i test su alcol e sostanze stupefacenti, risultati che saranno acquisiti nei prossimi giorni (ma le prime indiscrezioni escludono questa possibilità). Gli inquirenti intendono accertare la correttezza della condotta di guida e verificare se Martinez avesse rispettato tutte le norme del Codice della Strada. A quanto pare, stando alle primissime ricostruzioni, confermate anche dai testimoni, Martinez non avrebbe commesso alcun errore: sarebbe stato l’anziano, purtroppo, ad ondeggiare e finire nella corsia opposta.

In base all’articolo 589-bis del Codice Penale, l’omicidio stradale comporta pene comprese tra 2 e 7 anni di reclusione in caso di violazioni gravi; in assenza di responsabilità diretta, il procedimento potrebbe invece concludersi con l’archiviazione. Secondo le prime analisi, la dinamica lascia spazio a un evento fortuito e difficilmente prevedibile, condizione che escluderebbe ogni dolo o negligenza.

Dolore a Fenegrò e sostegno dell’Inter al proprio portiere

Nel piccolo comune del Comasco, la morte di Paolo Saibene ha lasciato sgomento. Ex meccanico, sposato e padre di un figlio, era una figura conosciuta e stimata. In paese lo ricordano come un uomo gentile, sempre in movimento sulla sua carrozzina elettrica. «Lo vedevamo ogni mattina sulla provinciale, salutava sempre tutti», hanno raccontato alcuni residenti. Il figlio, informato subito dopo la tragedia, ha raggiunto la madre per stare vicino alla famiglia in queste ore di dolore.

Dopo l’incidente, Martinez è stato assistito dal medico dell’Inter e da alcuni compagni di squadra, profondamente colpiti dalla notizia. Il portiere non sarà convocato per la partita contro la Fiorentina, mentre la società ha espresso cordoglio e solidarietà ai familiari della vittima. La dirigenza nerazzurra ha anche annunciato che verrà contattata la famiglia Saibene per offrire vicinanza e supporto. L’inchiesta proseguirà nei prossimi giorni con i risultati dell’autopsia e dei test clinici sul giocatore, ma al momento la dinamica lascia intendere una tragedia priva di colpe dirette.

Un evento drammatico che ha colpito non solo il mondo del calcio, ma anche una comunità unita nel dolore. In attesa degli accertamenti finali, resta la consapevolezza di una fatalità difficile da accettare, che ha spezzato la vita di un uomo e segnato profondamente un giovane atleta.

Pasquale La Ragione

Giornalista pubblicista. Lavoro per MilanLive.it, dal 2015 al 2024 ne sono stato anche direttore responsabile. In passato sono stato redattore anche di SpazioMilan. Collaboro con Minuti Di Recupero, NoiMilan e con il canale YouTube di AreaNapoli. Ho una newsletter che si chiama “Milan Ragionato” su Substack.