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Di Francesco al Cagliari: come giocheranno i rossoblu

Serie ADi Francesco al Cagliari: come giocheranno i rossoblu

Dopo l’esonero alla Roma e il fallimento alla Sampdoria, Eusebio Di Francesco riparte da Cagliari, con un progetto affascinante e un ruolo nuovo

Eusebio Di Francesco riparte da Cagliari. L’ex allenatore di Sassuolo e Roma, dopo la breve e deludente parentesi dalla Sampdoria, ha scelto la Sardegna e una realtà con ottime potenzialità per provare a rilanciarsi dopo l’ultimo anno e mezzo molto turbolento. Il tecnico sa che in rossoblu ci sono le possibilità di imboccare un percorso di crescita – già peraltro cominciato lo scorso anno – molto importante. E, proprio per questo motivo, è stata data precedenza all’offerta del presidente Giulini.

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Niente Fiorentina né Torino, quindi, per uno dei professionisti più bistrattati degli ultimi tempi. Di Francesco, come troppo spesso accade, aveva fatto invaghire mezza Italia portando la Roma a un passo dalla finale di Champions League, e in quel momento si era deciso che quelli erano i suoi standard. Invece no: dopo una seconda stagione complicata e terminata con un esonero probabilmente immeritato, i media lo hanno massacrato in maniera esagerata, portandolo così a fare un passo indietro.

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Una nuova avventura per Di Francesco

L’opportunità Cagliari è comunque molto affascinante. L’estate scorsa il presidente Giulini ha scelto di rivoluzionare quasi completamente la squadra, facendo investimenti molto importanti e sacrificando solo Nicolò Barella, spedito all’Inter in cambio di quasi 30 milioni di euro. I nerazzurri, che riscatteranno il centrocampista a giorni, inietteranno una grossa cifra nelle casse del Cagliari, che potrà guardarsi intorno per completare la rosa da consegnare al mister abruzzese.

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La squadra è comunque già ricca di talento, basti pensare ad Alessio Cragno – uno dei portieri più forti d’Italia – o alla coppia di interni di centrocampo composta da Marko Rog e Nahitan Nandez, entrambi possibili protagonisti dell’operazione rilancio. Davanti, in attesa che recuperi Pavoletti, Di Francesco potrà contare su Giovanni Simeone. Il 4-3-3 che verrà probabilmente proposto non lascerà molti spazi a Joao Pedro, che quindi potrebbe trasformarsi nella cessione di lusso della prossima sessione.

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Un ruolo tutto nuovo

A prescindere dagli uomini dai quali ripartirà il Cagliari targato Di Francesco, sarà molto curioso vedere come il mister approccerà il nuovo ruolo che il presidente Giulini gli ha cucito attorno. Infatti, l’ex tecnico giallorosso – che, prima di approdare a Roma, aveva avuto il merito di gettare le basi e portare in Europa il Sassuolo dei giorni nostri – avrà potere decisionale anche sul mercato, a tal punto che la società ha dato il benservito all’ormai ex direttore sportivo Marcello Carli.

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Di Francesco sceglierà quindi i calciatori in base alle proprie esigenze, lavorerà a stretto contatto con Giulini e darà indicazioni per quanto riguarda le modifiche da apportare a una rosa che, visto l’imminente cambio di modulo, andrà puntellata almeno con un paio di esterni offensivi di spessore, un paio di rinforzi sui terzini e un centrocampista di qualità, in grado di prendere il posto del partente Radja Nainggolan. Giulini proverà a trattenerlo, ma difficilmente l’operazione a certe cifre può rivelarsi fattibile.

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4-3-3 al centro di tutto

Il 4-3-3 è la certezza dalla quale Di Francesco comincerà a imbastire qualsiasi discorso tattico. La rosa attuale del Cagliari permette di decriptare e indicare facilmente quali e quanti profili possano fare al caso del mister. Per esempio, a meno di offerte impensabili Cragno sarà il portiere rossoblu anche l’anno prossimo, mentre il pacchetto di difensori centrali potrebbe anche non essere toccato: Ceppitelli, Walukiewicz, Pisacane, Klavan e il giovane Carboni offrono adeguate garanzie per il futuro.

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L’investimento potrebbe invece essere fatto per acquistare due terzini. A destra c’è solo Mattiello, quindi arriverà un titolare, mentre sull’out opposto verrà salutato Pellegrini e valutato un ulteriore rinforzo in entrata. Poi servirà almeno un centrocampista che possa giocare davanti alla difesa e, come anticipato, due esterni offensivi, visto che attualmente il Cagliari non dispone di alcun calciatore con queste peculiarità.

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Cassa con gli esuberi, la variabile Pereiro

In tal senso, sarà importante trarre massimo profitto dagli esuberi o, comunque, da quei calciatori che potrebbero trasformarsi facilmente in un equivoco tattico. Il parco d’attacco, Simeone e Pavoletti a parte, verrà smantellato e, proprio per questo, sarà fondamentale vendere bene Joao Pedro, soprattutto dopo una stagione difficilmente ripetibile. Il Cagliari chiede più di 20 milioni di euro, ma a certe cifre se ne dovrà ragionare.

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Infine, sarà fondamentale capire il lavoro che Di Francesco farà con Gaston Pereiro, talento uruguayano arrivato a gennaio e poco impiegato fino a oggi. Sulla carta è un trequartista, ma nel PSV ha occupato spesso una posizione più esterna, sfruttando i movimenti a riempire il campo per diventare letale tra le linee. Se il tecnico saprà sfruttarlo al meglio, si ritroverà in casa un giocatore in grado di spaccare le partite. E, ovviamente, a giovarne sarà la squadra.

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