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Cinque talenti da seguire nella finale di Copa Libertadores

Calcio EsteroCinque talenti da seguire nella finale di Copa Libertadores

La Copa Libertadores 2020 si definirà nel derby brasiliano tra Santos e Palmeiras: alla scoperta dei 5 migliori talenti dei colossi di San Paolo

Saranno Palmeiras e Santos a contendersi la Copa Libertadores 2020. Il Clàssico, che si giocherà in gara secca al Maracana, mette di fronte quelle che probabilmente sono state le due squadre più continue della manifestazione. Se da una parte Abel Ferreira e il suo Verdao hanno avuto il grande merito di buttare fuori il favorito River Plate, dall’altra il Peixe ha fornito una grande prova di forza contro il Boca Juniors.

Due passaggi quasi netti, che evidenziano come il calcio brasiliano sia ancora davanti a tutti in Sudamerica. Dal 2009 in poi, inoltre, soltanto in un caso nell’albo d’oro della Copa Libertadores è stato inciso un nome di club non proveniente da Brasile o Argentina, segno di una superiorità schiacciante da parte di due colossi destinati a dominare il subcontinente ancora a lungo.

Kaio Jorge (Santos)

La finale di Copa Libertadores metterà di fronte diversi talenti di grande spessore. Il primo, quello da seguire maggiormente, è anche il più giovane del lotto: si tratta di Kaio Jorge, attaccante del Santos classe 2002 che in passato si è messo in mostra con la maglia delle varie selezioni giovanili brasiliane. Il fatto che sia cresciuto nel Santos lo ha sin da subito investito dei gradi di “nuovo Neymar”, ma in realtà Kaio Jorge – nelle movenze – sembra il Ronaldo degli esordi.

Paragone pesante certo, ma per come attacca gli spazi e per come incide in progressione, questo ragazzo dall’avvenire assicurato e da una clausola rescissoria mostruosa parrebbe avere numeri che, in questo preciso momento storico, in pochi possono vantare. In questa Copa Libertadores ha segnato 5 gol, due dei quali (bellissimi e) decisivi contro il Gremio.

Yeferson Soteldo (Santos)

Yeferson Soteldo è venezuelano, ha 23 anni e, la sua esplosione improvvisa da un anno a questa parte, è soprattutto merito di Jorge Sampaoli. È stato infatti l’ex allenatore del Cile e del Santos a volerlo portare a San Paolo, per poi lavorarci su non solo a livello tattico ma anche, e soprattutto, mentale. Soteldo purtroppo non è aiutato dal fisico – è alto solo 160 centimetri e supera a stento i 60 chili di peso – e quindi prova a sopperire a tale mancanza sfruttando il baricentro basso è la rapidità nello stretto.

Consacratosi giovanissimo in patria nello Zamora, ha poi maturato la sua prima esperienza internazionale in Cile, sbarcando in Brasile nel 2019. Sampaoli gli ha lasciato totale libertà in capo, a patto che Soteldo imparasse a dare una mano alla squadra in fase di non possesso. Lui, nonostante qualche bizza di troppo, ha risposto alla grande, giocando una coppa da stropicciarsi gli occhi, condita dalla gemma segnata al Boca Juniors.

Danilo (Palmeiras)

Classe 2001 ma già a tratti dominante: Danilo è una delle nuove proposte del Palmeiras. Nonostante la giovane età, il centrocampista brasiliano sembra pronto per alzare il proprio livello di carriera e, prossimamente, qualche club europeo potrebbe essere pronto a puntarci su un bel po’ di soldi. Nel frattempo però Abel Ferreira si gode la sua crescita e, proprio per questo motivo, ha deciso di piazzarlo davanti alla difesa come diga difensiva.

Fiducia ripagata alla grande: Danilo è uno dei recuperatori di palloni più efficaci di questa edizione di Copa Libertadores, nonché un profilo che da punto di vista fisico concede ben poco. La fase difensiva è il suo punto forte, perché comanda molto bene il reparto e aiuta la mediana a fare quel filtro del quale beneficia tutta la fase difensiva. Lui sì, che sarà una plusvalenza di grande spessore.

Gabriel Menino (Palmeiras)

Per dare un’idea di quanto Gabriel Menino sia già considerato un progetto di campione, basti pensare che Tite lo convoca già in nazionale. Infatti, il commissario tecnico del Brasile stravede per questo ragazzo che, almeno sulla carta, dovrebbe essere l’erede di Casemiro. In realtà Gabriel Menino, nel Palmeiras, gioca un po’ ovunque: ultimamente Abel Ferreira lo ha piazzato come finto laterale di destra.

In costruzione, il talento paulista si accentra per entrare nel vivo del gioco, mentre quando c’è da difendere scala sulla fascia per dare più ampiezza alla squadra. Cresciuto nel settore giovanile del Verdao, di recente è stato accostato anche al Real Madrid, squadra che punta forte su profili di questo tipo per svecchiare la rosa in mezzo al campo.

Gabriel Veron (Palmeiras)

Coetaneo di Kaio Jorge, Gabriel Veron è un esterno ficcante e pungente che il Palmeiras sta ormai sfruttando da quasi due stagioni. Anche lui come il talento del Santos ha cominciato a farsi conoscere grazie ai numeri messi insieme con la Canarinha under 17, ma nel 2020 – tra campionato e Copa Libertadores – ha letteralmente conquistato la critica.

Destro naturale, brevilineo, Gabriel Veron possiede un dribbling straordinario e una rapidità che gli permette di condurre transizioni per decine di metri. Un fondamentale, quest’ultimo, che il Palmeiras talvolta ha saputo sfruttare molto bene. Per lui in passato si era parlato anche di Juventus, ma attualmente Veron è vincolato al Palmeiras da una clausola rescissoria pari a 60 milioni di euro.

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