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Champions League, non solo Sheriff: le altre vittorie clamorose

Calcio EsteroChampions League, non solo Sheriff: le altre vittorie clamorose

La Champions League, talvolta, sa regalare imprese leggendarie: ecco le cinque partite più incredibili della massima competizione continentale

Lo Sheriff Tiraspol, squadra che arriva da una zona della Moldavia confinante con la Russia, da oggi non ha più solo una storia geopolitica da raccontare. Infatti, per la prima volta nella storia il club della Transnistria ha espugnato il Santiago Bernabeu.

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Lo ha fatto con una prestazione maiuscola, di quelle che entreranno nei libri di storia. E lo ha fatto grazie a una prova di squadra straordinaria, che ha permesso ai moldavi di trovare il 2-1 nei minuti finali, coronando un’impresa incredibile. Tuttavia non l’unica, soprattutto se si parla di Champions League.

Champions League, la grande impresa del Bate

Nel 2012 il Bate Borisov, fresco campione di Bielorussia, venne inserito nel girone F di Champions League e il 2 ottobre, davanti ai propri tifosi, sfidò il Bayern di Jupp Heynkess. Nessuno avrebbe puntato mezzo euro sui padroni di casa, che però in avvio andarono avanti grazie a un gol di Pavlov.

I bavaresi cominciarono ad attaccare senza sosta, ma poco dopo il 70esimo Radionov finalizzò il contropiede del raddoppio.

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Il Bayern di Neuer, Lahm, Ribery, Muller e Mandzukic, incredulo, si buttò in avanti accorciando le distanza con il francese oggi in forza alla Salernitana, ma nel recupero il brasiliano – naturalizzato bielorusso – Renan Bressan chiuse i conti sul 3-1.

Sconfitta clamorosa per tempi, modi e qualità in campo, ma anche indolore visto che a fine stagione il Bayern alzerà la coppa, vincendo in finale contro il Borussia Dortmund di Klopp.

Cluj, Culio mattatore della Roma

Il Cluj, a cavallo degli anni Dieci, era la squadra ammiraglia del movimento rumeno. Nella fase a gruppi della Champions League 2008/09 i freschi campioni in carica del campionato locale affrontarono la Roma. Nel match giocato all’Olimpico i giallorossi di Spalletti andarono avanti con Panucci, ma alla fine persero clamorosamente 2-1 in rimonta.

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Questo perché nel Cluj salì in cattedra tale Juan Culio, un trequartista argentino la cui carriera si è limitata al calcio di provincia. Eppure, quella sera il suo sinistro sembrava telecomandato: con due gol segnati a cavallo dei tempi, Culio regalò ai suoi tre punti insperati, che tuttavia non servirono per passare il turno.

Rubin Kazan, corsaro al Camp Nou

Nella stagione 2009/10 il Rubin Kazan si apprestava a mettere il proprio nome sulla mappa calcistica mondiale. Di lì a poco, arrivò la grande vittoria del Camp Nou, contro un Barcellona che, ai tempi, si apprestava ad aprire il ciclo di Pep Guardiola.

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Il match terminò 2-1 per i russi, che stapparono la partita dopo soli due minuti grazie a un gol di Ryazantsev, bravo a battere imparabilmente Victor Valdes. A inizio ripresa fu Ibrahimovic a trovare la via del pareggio, ma nel finale – a sorpresa – un gol di Karadeniz riportò definitivamente il Rubin in vantaggio.

Rosenborg, l’incubo del Milan

Venticinque anni fa arrivava invece una delle sconfitte più brucianti della storia del Milan in Champions League. A San Siro approdò il Rosenborg, squadra norvegese semisconosciuta ai più, che contro ogni pronostico riuscì a regolare l’allora squadra allenata da Arrigo Sacchi.

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Il match si giocò quasi a sensi unico, ma il Rosenborg alla mezz’ora pescò il jolly con il mediano Brattback. Al nazionale norvegese rispose Dugarry a pochi secondi dalla fine del primo tempo. Poi, nella ripresa, il Milan sbaglia tutto lo sbagliabile e Heggen, di professione difensore, gela la Scala del Calcio con il gol che costerà il passaggio del turno ai rossoneri. E la panchina a Sacchi.

Young Boys-Juventus, tre punti prestigiosi ma inutili

Nella stagione 2018/19 la Juventus, già qualificata agli ottavi di finale, si presentò a Berna per sfidare lo YoungBoys già eliminato. All’andata decise la tripletta di Paulo Dybala, mentre al ritorno gli svizzeri, pur se già fuori da tutto, sfoderano una prestazione di orgoglio andando a vincere la partita.

Il match termina 2-1 e il grande protagonista è Giullaume Hoarau, che sigla la doppietta decisiva prima della rete di Dybala, arrivata a dieci minuti dalla fine dopo un assolo di Cristiano Ronaldo. Gol inutile, sconfitta indolore.

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