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Ansu Fati, a Barcellona sta nascendo una stella

Calcio EsteroAnsu Fati, a Barcellona sta nascendo una stella

L’ultimo anno di Ansu Fati è stato pieno di colpi di scena e soddisfazioni: dal primo gol in blaugrana all’esordio in nazionale, il Barcellona ha trovato una stella

Due gol in meno di venti minuti, un rigore conquistato e una serie di giocate che, indiscutibilmente, lo pongono in cima alla lista dei predestinati. Il tutto, a circa un mese dall’esordio in nazionale segnando la rete più “giovane” di sempre con la maglia delle Furie Rosse. Se questo vi sembra poco, beh, non conoscete bene Ansu Fati, una delle nuove proposte del calcio europeo nell’ultimo anno.

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Gettato in campo quasi per caso da Ernesto Valverde, il ragazzo originario della Guinea Bissau ci ha messo veramente poco a conquistarsi una maglia da titolare nel Barcellona. Seppure i blaugrana, almeno sulla carta, siano una squadra composta interamente da big, Ansu Fati ha scalato le gerarchie relativamente in fretta.

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 La pietra angolare della ricostruzione

Talmente in fretta che, oggi, Ansu Fati è considerato uno dei calciatori sui quali il Barcellona dovrà ragionare con prospettiva immediata. Il che, leggendo la sua carta di identità, sembra incredibile: classe 2002, con una vita alle spalle di sofferenze e sacrifici, il 18enne ha saputo emergere in un contesto molto competitivo come quello de La Masia, uno dei settori giovanili più floridi – anche oggi, checché se ne chiacchieri – del mondo.

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Lo ha fatto all’improvviso, in un’anonima notte dell’inizio della scorsa stagione, mandato in campo al posto di Carles Perez per disputare gli ultimi minuti di un match già stravinto contro il Betis. Pochi giorni dopo il primo gol, segnato all’Osasuna, e la consapevolezza che di lì a poco le soddisfazioni sarebbero arrivate. Un loop, quello di Ansu Fati, durato poco più di un anno e chiuso con la doppietta segnata al Villarreal, dove non ha vinto il titolo di mvp solo perché patrocinato da una marca di birra (lui è minorenne). Squadre e momenti differenti, con lui come protagonista assoluto.

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Incoronato da Messi

A 16 anni e 304 giorni il nome di Ansu Fati comincia così a fare il giro d’Europa. Grazie, non solo ma anche, a una foto che lo stesso ragazzo pubblica sui propri account social, nella quale è ritratto con Leo Messi. L’argentino, di fatto, lo ha quasi incoronato come uno degli astri nascenti del Barcellona, ponendo su di lui una sorta di veto invisibile, un’aurea di intoccabilità che in pochi, dalle parti del Camp Nou, possono vantare.

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Ansu Fati abbatte record di precocità a nastro: il suo esordio in Champions League avviene a 17 anni ancora da compiere e, quando è il momento di spegnere le candeline, il talento blaugrana ha già inanellato 7 presenze nella competizione per club più importante al mondo. Infine, non poteva mancare il timbro con la nazionale spagnola, scelta alla fine di un lungo iter burocratico: prima presenza contro la Germania, diventando il più giovane di sempre a esordire, poi gol contro l’Ucraina. Tutto molto bello.

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Storia e prospettive di Ansu Fati

A livello tattico, invece, Ansu Fati è un profilo decisamente spendibile in più contesti. Nasce come attaccante, ma le sue lunghe leve e la rapidità che riesce a sfoderare su qualunque tipo di distanza lo restituiscono come un elemento offensivo a tutto tondo. Figlio di un ex pilota e di una governante, è entrato nel vivaio del Barcellona dopo un’infanzia complicata. Papà giocava in Guinea Bissau ma dovette emigrare in Portogallo per cercare fortuna, finendo a chiedere l’elemosina.

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Per fortuna il Siviglia si accorse di Ansu Fati, secondo di cinque figli, abbastanza in fretta: “Quando giocavo in Andalusia Real Madrid e Barcellona vennero a cercarmi a casa” – ha raccontato in un’intervista rilasciata poco dopo il suo passaggio in blaugrana, dove per un breve periodo ha giocato in coppia con Takefusa Kubo. Il resto è storia recente, riassunta dall’ultimo folle anno: Ansu Fati, che sognava di diventare una stella del calcio mondiale, ha già cominciato la sua ascesa.

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