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Andrea Adorante, primo gol con il Parma dopo tanta sfortuna

Serie AAndrea Adorante, primo gol con il Parma dopo tanta sfortuna

Andrea Adorante, attaccante classe 2000 del Parma, ha segnato il suo primo gol nel calcio professionistico in Coppa Italia contro il Pescara

Mai mollare, perché con il lavoro e la dedizione i risultati prima o poi arrivano. Può essere riassunta così la carriera – ancora agli albori – di Andrea Adorante, attaccante classe 2000 in forza al Parma. Un ragazzo che ha sfruttato al massimo l’occasione concessa dal tecnico Fabio Liverani in Coppa Italia contro il Parma, segnando il gol del definitivo 3-1 e suo primo nel calcio dei grandi. Una soddisfazione indimenticabile, che arriva dopo anni di sofferenze.

I primi anni tra Parma e Inter

La carriera di Adorante comincia esattamente dopo sta proseguendo in questo momento, ovvero a Parma. Dopo i primi passi nelle giovanili gialloblù, l’attaccante classe 2000 deve cambiare aria nell’estate del 2015 a causa del fallimento del club. È l’Inter ad aggiudicarsi le prestazioni di questo talento, che cresce a vista d’occhio negli anni successivi.

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Dopo una stagione di ambientamento in Under 17, ne diventa uno dei punti fermi nell’annata 2016/17 segnando 10 gol in 23 partite. Trascinati dal loro bomber, i nerazzurri approdano alla Fase Finale del campionato. Dopo il successo ai quarti di finale contro la Roma, Adorante contribuisce con una rete al 3-0 sul Palermo e con una doppietta al 3-2 in finale contro l’Atalanta che vale i titolo Under 17. Una grande soddisfazione che preannuncia un futuro radioso, ma le prime delusioni sono dietro l’angolo.

L’infortunio e il ritorno a casa

L’anno successivo Adorante passa alla Primavera, dove lo spazio per giocare è decisamente più esiguo. Chiuso da compagni di reparto come Odgaard e Colidio, l’attaccante colleziona 18 presenze in tutte le competizioni e segna appena 3 gol. Il ragazzo nato a Parma non demorde e infatti, nella stagione 2018/19, diventa il bomber della Primavera interista con 12 gol. Un bottino raggiunto in sole 19 gare di campionato visto che, il 2 marzo 2019 contro la Juventus, uno scontro con un avversario gli procura la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Si tratta di un infortunio grave per un ragazzo in ascesa come Adorante, che tuttavia non spegne le sirene di mercato. Nell’estate del 2019 passa infatti al Parma, reduce da una sofferta salvezza in Serie A e voglioso di puntare nuovamente sul talento cresciuto nelle giovanili gialloblù. La stagione 2019/20 serve ad Adorante per recuperare totalmente all’infortunio al ginocchio. Nonostante le poche presenze – 3 con la Primavera – arriva la prima soddisfazione con la prima squadra: il debutto in Coppa Italia nel match vinto per 2-1 contro il Frosinone.

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La gioia dopo la sofferenza: primo gol coni grandi

Una bella soddisfazione, che però non è minimamente paragonabile a quanto avviene il 28 ottobre contro il Pescara. Il nuovo tecnico parmense Fabio Liverani dà una chance dal primo minuto al giovane attaccante, che risponde presente come meglio non potrebbe. Nel corso della ripresa, sul punteggio di 2-0 per gli emiliani, Adorante riceve palla in area e fulmina il portiere pescarese con un bel destro a giro. Un exploit importante per il talento nato a Parma, voglioso di risultare buon profeta in patria dimenticando così i problemi delle annate scorse.

Andrea Adorante: caratteristiche e ruolo

Adorante è la classica punta centrale, in grado di risultare il perfetto riferimento offensivo dei compagni. Può interpretare al meglio il ruolo di centravanti sia in un attacco a due con un trequartista alle spalle – come era schierato il Parma in Coppa Italia – sia con due esterni offensivi ai suoi lati.

DALKURD, LA SQUADRA DEI RIFUGIATI DI GUERRA

La sua imponente struttura fisica – avuta fin da giovanissimo – gli permette di prevalere spesso e volentieri nel confronto fisico e aereo con i difensori avversari. L’ex Inter sa essere letale negli ultimi metri, trasformando in oro anche i palloni più complicati. Ha ancora margini di miglioramento sul piano del controllo del pallone mentre, a livello di coordinazione, ha doti spiccate che gli consentono di avere una vasta gamma di soluzioni per concludere in porta.

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