Il Real Madrid ha ufficialmente aperto le porte a un nuovo volto internazionale. In una sala stampa gremita di giornalisti, Trent Alexander-Arnold si è presentato ai tifosi spagnoli raccontando le emozioni del suo primo giorno in blanco. Dopo aver chiuso una lunga parentesi al Liverpool, il terzino inglese ha abbracciato una nuova sfida, consapevole delle aspettative che lo attendono al Santiago Bernabeu.
Proprio durante la conferenza di presentazione, Alexander-Arnold ha pronunciato parole nette: «Firmare per il Real Madrid non capita tutti i giorni… è un sogno che si avvera. So però che giocare per questo club è una grande responsabilità, ma sono pronto». Accanto alle emozioni per il trasferimento, l’inglese ha dovuto fare i conti anche con un cambiamento particolare: non potrà più indossare il numero 66, diventato il suo simbolo ai tempi del Liverpool. Le norme della Liga impongono infatti che i calciatori della rosa “A” utilizzino numerazioni comprese tra l’1 e il 25. Al momento della firma, gli unici numeri disponibili erano il 12 e il 18, e Alexander-Arnold ha deciso di scegliere il 12.
Questa maglia ha una storia importante per il Real. È stata indossata per sedici anni da Marcelo, uno dei difensori più vincenti della storia recente del club, capace di raccogliere 25 trofei prima di salutare Madrid. Più di recente, il 12 è passato sulle spalle di Eduardo Camavinga, che nell’estate 2024 ha optato per il numero 6, lasciando vacante quel posto. Ora toccherà a Trent Alexander-Arnold scrivere il prossimo capitolo, provando a lasciare un’impronta in una squadra che non ammette pause né margini di errore.