Alex Schwazer doping: la vera storia

Alex Schwazer è uno dei concorrenti del Grande Fratello 2023, ma in passato è stato un atleta medagliato alle Olimpiadi, finito in una strana vicenda di doping. Cosa successe veramente?

Molti lo hanno scoperto solo oggi, come concorrente della nuova edizione del Grande Fratello, altri magari lo hanno ri-scoperto, dopo essere sparito dalle scene a lungo a causa di uno scandalo doping. Alex Schwazer oggi ha 38 anni (ne farà 39 il 26 dicembre), ed è stato un atleta italiano capace di vincere un incredibile oro olimpico nella marcia a Pechino 2008, quando aveva appena 23 anni. All’epoca, era considerato una delle principali promesse dell’atletica azzura, ma la sua carriera finì presto stroncata da un complicato caso di doping.

Tutto inizia nel 2012, quando in estate viene trovato positivo all’eritropoietina, venendo escluso dalla squadra olimpiaca a meno di una settimana dal via dei Giochi. Alla fine, la sua squalifica definitiva sarà di 8 mesi con una multa di 6.000 euro, anche se nel febbraio 2015 verranno aggiunti 3 mesi per aver eluso un controll antidoping, con la complicità dell’allora fidanzata Carolina Kostner, vincitrice dell’oro mondiale del 2012 e del bronzo olimpico del 2014 nel pattinaggio su ghiaccio. Per quella vicenda, in cui aveva negato la presenza di Alex Schwazer in casa in occasione del controllo, Kostner venne infine squalificata per 6 mesi.

Ma il caso di doping più controverso in cui è stato coinvolto il marciatore altoatesino è stato quello successivo. Deciso a ripulirsi e tornare a gareggiare dopo la squalifica, Alex Schwazer si era affidato all’allenatore Sandro Donati, uno dei principali nomi della lotta al doping nell’atletica. Dopo una serie di allenamenti mirati e di controlli extra, tornò a gareggiare l’8 maggio 2016, vincendo l’oro mondiale e ottenendo la qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Il 21 giugno 2016, però, Schwazer venne trovato positivo al testosterone, per un test effettuato il gennaio precedente e che in un primo momento era risultato negativo. Il marciatore altoatesino, all’epoca 31enne, e il suo staff negarono le accuse, denunciando delle irregolarità nei test, ma le controanalisi confermarono l’esito positivo.

Alex Schwazer fece ricorso al TAS, che venne discusso proprio a Rio pochi giorni prima della gara della 50 km di marcia, dando però esito contrario all’atleta. Venne squalificato per 8 anni, e i suoi risultati successivi al test positivo (cioè il titolo mondiale del 2016) furono cancellati. Nel corso del processo penale svoltosi negli anni successivi, diversi periti hanno contestato la concentrazione di testosterone nel sangue di Schwazer, sostenendo che poteva esserci stata manipolazione dei campioni, mentre la WADA smentiva questa possibilità. Il 18 febbraio 2021 il Gip del Tribunale di Bolzano, infine, ha chiuso il caso con l’archiviazione, riconoscendo che i campioni erano stati alterati, facendo risultare positivo il marciatore italiano. La WADA ha contestato nuovamente questa decisione.

Alex Schwazer Olimpiadi Parigi 2024

Dopo la fine del processo penale, che sostanzialmente gli ha dato ragione, Alex Schwazer e il suo staff hanno chiesto al TAS la sospensione della squalifica, così da poter partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (tenutesi però nell’estate del 2021 a causa della pandemia del Covid-19). La richiesta, però, venne rifiutata, e da allora il marciatore altoatesino ha deciso di concentrarsi su un clamoroso ritorno in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, dato che la squa squalifica di 8 anni scadrà proprio poco prima del via della competizione. Alex Schwazer si sta allenando proprio per questo obiettivo, come ha detto anche al Grande Fratello. Quando si terranno i Giochi, avrà 39 anni.

Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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